Leadbelly come il piombo (lead) rimasto nella pancia (belly) e quindi come il proiettile che, a quanto pare, lo ferì e non fu mai estratto. Secondo altri, invece, la “pancia di piombo” era dovuta al suo fisico possente, oppure al fatto che bevesse moonshine (whisky distillato in casa) come se nulla fosse.
In ogni caso è questo il nome d’arte di Huddie William Ledbetter, folk singer nato il 20 gennaio 1888 a Mooringsport, Louisiana, e morto il 6 dicembre 1949 al Bellevue Hospital di New York a causa della SLA (sclerosi laterale amiotrofica).
Leadbelly era un polistrumentista: suonava chitarra a sei e a dodici corde, fisarmonica, mandolino, pianoforte e armonica.
La sua fu una carriera altalenante, dovuta anche ai frequenti guai con la giustizia. Spesso infatti è stato in galera per omicidio e aggressione, ma altrettanto spesso è riuscito a farsi rilasciare grazie alla sua musica e ai suoi estimatori, tra cui il grande etnomusicologo Alan Lomax.
Negli anni dieci il nostro è a Dallas e affina proprio lì un certo stile blues grazie a Blind Lemon Jefferson, differenziandosi tuttavia da quest’ultimo per arpeggi più pronunciati. Successivamente poi lavorerà anche con altri artisti come Woody Guthrie, Sonny Terry e Brownie McGhee.
Divenuto punto di riferimento per il folk revival, sarà ripreso tra gli altri dai Nirvana. Kurt Cobain e soci, infatti, il 18 novembre 1993 chiusero il loro MTV Unplugged in New York con Where Did You Sleep Last Night (della quale abbiamo parlato qui).
“Il suo repertorio era molto vario e comprendeva diversi tipi di brani tra cui delle ballate; di conseguenza la critica musicale, anche visto il successo che aveva ottenuto nell’ambito del folk revival, non lo ha mai considerato un vero bluesman, non valutando nella giusta misura le sue intense, coinvolgenti e a volte insuperate interpretazioni” (Mariano De Simone, Blues! Afroamericani: da schiavi a emarginati, p. 96, Arcana, 2012).
Non lo conoscevo. Adesso mi hai fatto incuriosire
Bene! Mi fa piacere! Se ti interessa l’argomento, ti consiglio il documentario “A Vision Shared — A Tribute to Woody Guthrie and Leadbelly” (1988). Pete Seeger, Bruce Springsteen, Bono, Little Richard, Arlo Guthrie, Taj Mahal e molti altri parlano, come puoi capire anche dal titolo, sia di Woody Guthrie che di Leadbelly attraverso racconti e brani dei due. Il narratore è Robbie Robertson, chitarrista di The Band, gruppo della “svolta elettrica” di Bob Dylan. Magari un giorno ne parleremo anche qui!
:) grazie delle info
;)
Salve, ignoravo persino l’esistenza di Leadbelly. Bela opportunità regalano gli spazi on line per imparare!
Errata Corrige
Bella
:)